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specificità
IMMOBILIARE ABI
BUJA, UDINE, ITALIA
ANNO
2016 – 2017
CLIENTE
Privato - Immobiliare
INCARICO
Progetto, Direzione Lavori, Coordinamento Sicurezza
SUPERFICIE LOTTO
6000 mq
CUBATURA TOTALE
22500 mc

Quello in oggetto era, fino a poco tempo fa, un immobile in disuso, un’ex-dolciaria nata più di cinquant’anni fa. Il corpo di fabbrica è cresciuto gradatamente per lotti funzionali, fino a dare origine nel post terremoto, a una figura regolare di notevoli dimensioni. In seguito al sisma l’opificio è stato oggetto di un’importante ristrutturazione, che l’ha portato ai giorni nostri.

Il contesto in cui si trova non è in zona industriale ma al limite dell’area urbana di una frazione di paese. Un aspetto importante per far rivivere questo grande fabbricato era trovare progettualmente una nuova interpretazione degli spazi interni ed esterni, facendo indossare al complesso una nuova veste architettonica.

Il grande volume principale è stato depurato dalle superfettazioni, procedendo con la demolizione dei corpi accessori posti alle estremità. A seguire lo spazio interno è stato frazionato in più unità artigianali di medie dimensioni e il fronte principale è stato adibito ad attività direzionale.

Tutto il fabbricato, grazie a una visione moderna e illuminata della proprietà funzionerà come un “condominio industriale”. Sono stati creati degli spazi ad uso condiviso, che offriranno a ogni attività uno ambiente qualificato. Per motivi gestionali ed economici singolarmente si tratterebbe di optional impensabili, mentre in un contesto corale sono ampiamente sostenibili. Lo stesso vale per il grande spazio direzionale.

Nella ri-progettazione e qualificazione delle facciate si è tenuto in massima considerazione la vicinanza con edificato residenziale e la scarsa visibilità, dettata da una posizione arretrata rispetto alla S.P. 49. Ne deriva una seconda pelle inclinata, bicolour, con una guglia che svetta come un totem oltre l’edificato circostante, al fine di permettere una maggiore visibilità.

La sistemazione dell’area esterna ha un ruolo determinante. I nuovi parcheggi, le recinzioni e il filtro verde donano completezza a un nuovo spazio, concepito come un comune abbellimento di un luogo di lavoro fortemente funzionale.




specificità
IMMOBILIARE ABI
BUJA, UDINE, ITALIA
ANNO
2016 – 2017
CLIENTE
Privato - Immobiliare
INCARICO
Progetto, Direzione Lavori, Coordinamento Sicurezza
SUPERFICIE LOTTO
6000 mq
CUBATURA TOTALE
22500 mc
COM'ERA
PRIMA

Quello in oggetto era, fino a poco tempo fa, un immobile in disuso, un’ex-dolciaria nata più di cinquant’anni fa. Il corpo di fabbrica è cresciuto gradatamente per lotti funzionali, fino a dare origine nel post terremoto, a una figura regolare di notevoli dimensioni. In seguito al sisma l’opificio è stato oggetto di un’importante ristrutturazione, che l’ha portato ai giorni nostri.

Il contesto in cui si trova non è in zona industriale ma al limite dell’area urbana di una frazione di paese. Un aspetto importante per far rivivere questo grande fabbricato era trovare progettualmente una nuova interpretazione degli spazi interni ed esterni, facendo indossare al complesso una nuova veste architettonica.

Il grande volume principale è stato depurato dalle superfettazioni, procedendo con la demolizione dei corpi accessori posti alle estremità. A seguire lo spazio interno è stato frazionato in più unità artigianali di medie dimensioni e il fronte principale è stato adibito ad attività direzionale.

Tutto il fabbricato, grazie a una visione moderna e illuminata della proprietà funzionerà come un “condominio industriale”. Sono stati creati degli spazi ad uso condiviso, che offriranno a ogni attività uno ambiente qualificato. Per motivi gestionali ed economici singolarmente si tratterebbe di optional impensabili, mentre in un contesto corale sono ampiamente sostenibili. Lo stesso vale per il grande spazio direzionale.

Nella ri-progettazione e qualificazione delle facciate si è tenuto in massima considerazione la vicinanza con edificato residenziale e la scarsa visibilità, dettata da una posizione arretrata rispetto alla S.P. 49. Ne deriva una seconda pelle inclinata, bicolour, con una guglia che svetta come un totem oltre l’edificato circostante, al fine di permettere una maggiore visibilità.

La sistemazione dell’area esterna ha un ruolo determinante. I nuovi parcheggi, le recinzioni e il filtro verde donano completezza a un nuovo spazio, concepito come un comune abbellimento di un luogo di lavoro fortemente funzionale.